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ORGANO “CHICHI 1999 OP. 190”

ORGANO “CHICHI 1999 OP. 190”


L’Organo realizzato per la Parrocchiale di S. Giorgio Martire in Niella Belbo porta il numero d’opera 190 della famiglia Artigiana Chichi di Firenze. Lo strumento è stato realizzato tenendo conto degli elementi fonici, acustici ed architettonici della chiesa, e del fatto che la Committenza possedeva già una consistente parte della fonica, dono della Parrocchia di S. Ambrogio in Giubiano (Varese). In accordo con il progetto fonico di partenza redatto da Angelo Giusto, consulente di parte della Parrocchia, si è convenuto di mantenere buona parte della fonica recuperata (che peraltro è risultata provenire per la maggior parte dalla fabbrica di Vincenzo Mascioni), operando le necessarie integrazioni. Le canne di metallo recuperate sono state restaurate e riportate alla originale forma e sonorità, quelle di legno sono state risanate con prodotti specifici, ricostruite ove necessario e protette come in origine da uno strato di vernice traspirante. Secondo la migliore tradizione organara italiana, i somieri sono "a tiro" (canale per tasto con registri a stecca), realizzati in sceltissimo legno di mogano, sia per quanto concerne i manuali che i due somieri del pedale. Le canne dei registri aggiunti sono state realizzate in lega stagno-piombo con percentuale di stagno variabile tra il 50% e l’85% La trasmissione tra consolle ed organo è del tipo elettronico con schede intercambiabili. La consolle è posta vicino all’altare: in questo modo l’organista si trova in posizione ottimale per recepire le sonorità dello Strumento ed accompagnare l’Assemblea. La consolle comprende:

  • due manuali di 61 note
  • pedaliera concavo-radiale di 32 note
  • 19 registri di cui tre trasmessi e due prolungati, per un totale di 1081 canne
  • 1040 combinazioni aggiustabili (4 x 255 banchi).

Il mobile della cassa è stato realizzato in tulipet con inserti in legno chiaro, e misura 470 cm in larghezza, e circa 320 in altezza. La facciata, realizzata completamente ex-novo in lega ad altissima percentuale di stagno, è formata da tre campate divise da paraste in legno, di cui quella centrale "a cuspide" con le bocche "a mitria" che presentano un andamento a concavità verso il basso opposto a quello della cuspide medesima, e le due laterali costituite da due piccole ali con le bocche disposte in maniera rettilinea. Le due torrette di pedale riprendono il movimento delle linee della cuspide centrale.