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Santuario Madonna dei Monti

Santuario Madonna dei Monti


Il santuario si trova in uno dei punti più elevati della Diocesi di Alba, a 800 m circa. Una leggenda narra che questo santuario sia stato edificato in seguito all’apparizione della Madonna che si sarebbe rivelata ad un bambino muto che si trovava a pascolare su quelli che, un tempo, erano semplicemente prati. In seguito a questo evento eccezionale, il bambino riacquistò la parola e i valligiani, in segno di riconoscenza e rispettando il volere della Vergine, avrebbero lassù fatto erigere il santuario, contribuendo economicamente all’impresa e l’avrebbero, poi, dedicato alla Madonna dei Monti. Non è precisabile la data di costruzione del sacro edificio, tuttavia è appurato che i lavori sono stati eseguiti in un periodo compreso tra il 1710 e il 1750, su iniziativa della Comunità di Niella d’intesa con il parroco del luogo (probabilmente don Ottavio Antonio Paglieri). La costruzione è attribuita all’architetto monregalese Francesco Gallo. L’edificio è totalmente realizzato in pietra e presenta i canoni tipici dello stile barocco. Di particolare pregio è il campanile in pietra arenaria. L’interno è a una navata con due piccole cappelle laterali. Un tempo, vi si svolgevano funzioni religiose; durante il mese di maggio, tradizionalmente dedicato al nome di Maria, ogni sera veniva recitato il S. Rosario. L’8 settembre, festa della natività di Maria, veniva celebrata la S. Messa e accorrevano fin quassù venditori ambulanti a rallegrare una festa che si protraeva anche nel pomeriggio, durante il quale avveniva la celebrazione dei Vespri. Questa tradizione è stata recentemente ripresa e, da qualche anno, la festa della Natività di Maria viene celebrata al Santuario e si conclude con l’accensione, alla sera, del tradizionale falò. L’affresco che si trova sull’altare maggiore e che raffigura la Natività della Vergine, rappresenta la Madonna in trono nell’atto di allattare il Bambino che ha in grembo. A lato si possono osservare due piccoli angeli poggiati sul pomo del trono e due Santi in posizione eretta. Su tale affresco si erano già svolti interventi di restauro in tempi e in modi diversi. Doveva, infatti, originariamente, essere più ampio sia lateralmente che nella parte superiore, presumibilmente a causa di un crollo della parte alta, nel ‘700 è stato modificato, ristretto, abbassato e incorniciato con lesene. Durante l’esecuzione dei lavori sono emerse lateralmente due strombature sulle quali sono raffigurati da un lato un demonio che tenta un avaro e dall’altro un angelo. Superiormente si intravedono un piede che potrebbe essere quello di un Padre Eterno con ai lati due coppie di angeli e nel lunotto che era decorato a foglie e a fiori, la colomba dello Spirito Santo.