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LA FESTA PATRONALE



Storia di San Giorgio Martire

LA FESTA PATRONALE


Come ogni anno il giorno 23 aprile i Niellesi celebrano la festa in onore di San Giorgio, il loro Santo Patrono.

È patrimonio storico del paese la storia del profondo affetto che i Niellesi nutrono per il loro patrono ed è una storia ormai tramandata dagli anni del dopoguerra.


Ma chi era in realtà l’uomo San Giorgio?


Se la data della sua nascita si aggira intorno agli anni 275-285 d.C., ne è certa la data della sua morte, che avvenne il 23 aprile del 303 d.C.


Giovanissimo e valente soldato al servizio dell’imperatore Diocleziano, San Giorgio si fece notare per il suo estremo coraggio. Cristiano dalla nascita per volere dei genitori, fu continuamente sollecitato dall’imperatore ad abiurare la propria fede a favore del culto degli dèi romani. Sottraendosi con forza alla sua volontà, Diocleziano lo fece torturare in modo crudele fino a provocarne la morte. Ed ecco perché San Giorgio è venerato in quasi tutte le chiese cristiane del mondo come Santo e come martire.


La bandiera di San Giorgio è composta da un drappo bianco con una croce rossa centrale, a lui dedicata da un vescovo di Genova che ne fece il proprio vessillo, dedicando la città al Santo.


Per i Niellesi, la storia di San Giorgio parte dagli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale (1944). Il Paese venne minacciato da un comando tedesco di essere messo a fuoco, e l’evento sarebbe certamente avvenuto poiché il vicino paese di San Benedetto Belbo aveva già subito lo stesso fatto.


La popolazione di Niella si riunì in preghiera nella chiesa parrocchiale, supplicando il Santo Patrono di intercedere miracolosamente affinché il paese venisse risparmiato da tale minaccia. Le preghiere furono ascoltate e il paese salvato. Il voto espresso dai Niellesi al Santo fu di far costruire una statua lignea raffigurante il Santo a cavallo nell’atto di uccidere un feroce drago.


La vicenda è tratta da un’antica leggenda che vuole l’uccisione del drago da parte di San Giorgio nella città di Selem. Drago che terrorizzava la popolazione pretendendo vite umane.


Nel 1947 la statua fu finalmente portata a termine e con essa ogni anno i Niellesi, mantenendo la promessa fatta, la portano in processione per le vie del Paese proprio il 23 aprile, giorno della morte del Santo.